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sabato 22 gennaio 2011

Pop Art Dysplay – ANDY WARHOL NIGHT

Presso il Pop Art Display di Solaris Island, ormai celebre punto di riferimento dell’arte in SL, si è tenuta una delle visite guidate a tema sull’arte e la vita di Andy Warhol, artista sempre interessante e affascinante da riscoprire e che ha impresso un segno indelebile nell’arte pop del Novecento. La visita è stata condotta da Matteus Taurog con la traduzione di Zorro Hirvi.
Ha aperto la serata una breve introduzione a cura di Marjorie Fargis, che ha dato il benvenuto al numeroso pubblico intervenuto e ricordato come il PAD sia un percorso didattico e divulgativo finalizzato a diffondere la conoscenza della pop-art ed a dimostrare come in SL , anche in modalità ludica, sia possibile trasmettere informazioni e conoscenze culturali e artistiche.
Il percorso si è snodato attraverso le sale dei piani più bassi del PAD dedicati alle opere di Warhol, partendo dal concetto di “complessità superficiale” che permea tutta la sua opera e nella fattispecie è rappresentato da un supermercato, inteso nel pensiero di Warhol come museo della contemporaneità, deposito di merce che ha valore non solo d’uso ma soprattutto estetico.
Taurog ha poi parlato dei molteplici interessi e delle varie attività dell’autore americano, dal suo arrivo a New York da Pittsburgh nel 1949, fino all’evento di Philadelphia nel 1965, che lo ha consacrato come artista-divo, ed ha illustrato l’evoluzione delle sue tecniche grafiche, dalla linea interrotta dei disegni di scarpe, nel periodo della grafica pubblicitaria, a quella netta e compatta dei fumetti di Dick Tracy con colori forti e decisi. Si è anche parlato della sua attività di vetrinista in cui la decorazione della vetrina, riprodotta al PAD in modalità interattiva per permettere ai visitatori di essere parte della scena, diventa opera d'arte essa stessa, spostando l'attenzione – e quindi la pregnanza di valori estetici - dall’oggetto esposto alla sua cornice, ribaltandone provocatoriamente il rapporto dialettico e concettuale.
Il viaggio attraverso l’arte di Warhol è continuato con le serigrafie, dove il colore diventa meccanizzato e la mano dell’artista sembra sparire, proseguendo poi nelle ultime sale in cui sono esposte le sue opere più celebri, come i barattoli Campbell e le rappresentazioni in serie delle dive del cinema, quasi a trasmettere il messaggio che nulla sfugge al consumo di massa ed alla morte, temi fondamentali della sua produzione. Warhol non rappresenta mai il contenuto ma sempre la superficie, intesa come sede della verità, ed emblematiche sono le sue serigrafie che esprimono la sua idea di serialità dell’opera d’arte, in cui si identifica la sua idea del mondo contemporaneo, fatto di immagini che si ripetono. Egli infatti interviene sull’oggetto della sua arte, non creandolo ex novo, ma per lo più rielaborando oggetti già presenti nella realtà.
A chiusura della prima visita guidata attraverso l’opera di Warhol, le immagini relative al suo concetto di morte, ritenuta la più grande esperienza dell’uomo ma che nel mondo contemporaneo è filtrata dai media.
Warhol ha rivoluzionato il modo di guardare l’arte, non solo quello di creare opere artistiche. La bellezza dell’arte non è solo nell’estetica ma nella sua essenza, nel concetto che essa vuole esprimere o trasmettere. E questi concetti, grazie al linguaggio chiaro e alla capacità comunicativa della guida, sono chiaramente arrivati al pubblico. Una seratapiacevole, interessante e istruttiva, all’insegna dell’arte, della conoscenza e dell’approfondimento. Per tutto il 2011 sarà possibile prenotare tour guidati, anche in inglese, per godere appieno delle opere esposte e del PAD come location, frutto del lavoro di artisti e designer. Grazie a Matteus Taurog e a tutto lo staff del PAD.

Maryhola McMillan
SL Crazy Press Reporter

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